Società

16/05/2005

La città delle tre scimmiette

Autore: Alberico Barattieri

Che a livello nazionale ci sia la "stagnazione" come dice il Premier o che si tratti invece di "recessione" come incalzano le opposizioni, nella città delle tre scimmiette siamo direttamente sull'orlo del baratro..

Provate a cercare un imprenditore (piccolo, che il grande ha le sue gatte da pelare) che non stia da tempo riducendo, tagliando, limando i propri costi in attesa del peggio. Trovate una azienda che stia pensando ad investimenti e piani di espansione. Non ne troverete.
Anche le imprese edilizie che hanno realizzato milioni di metri cubi di molto discutibile edilizia e che hanno dato l'illusione di una città in espansione non se la passano troppo bene. Come faranno a "piazzare" i loro metri quadri se i tempi delle vacche grasse sono finiti da tempo e anche le tasche dei cittadini sono ormai vuote.

E' finita l'epoca in cui lavorando sodo e con impegno si aveva la quasi certezza di un miglioramento del proprio status e guadagno. Oggi, nella migliore delle ipotesi si può sperare di conservare quanto ottenuto fin qui. Ma i fortunati che ci riusciranno saranno pochi. Il cittadino medio non ha ancora compreso fino in fondo quali tempi ci aspettano. Percepisce la crisi ma si illude che, come in passato, presto tutto potrà riprendere come prima.
Purtroppo non è (e non sarà) così.

Una città sospesa, dentro una bolla scossa dal vento, in attesa dello scoppio post Olimpico.

Ma come siamo arrivati a tutto questo?
Grazie alle tre scimmiette, naturalmente!

Quella politica che non vede il declino della "città-industria" e continua a puntarci.
Quella imprenditrice che non "sente" che il mondo e gli uomini sono cambiati.
Quella giornalista che si è ben guardata da mettere in allarme per tempo i cittadini.


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