Muller Morini
La pima moto non si scorda mai! Il regalo per il mio quattordicesimo compleanno era questo cinquantino, dotato di un motore Morini a 4 marce. Acquistato usato da un milanese in quel di Santa Margherita per un paio di anni è stato il centro totale della mia attenzione.
Il garage di famiglia, che non ospitava auto, divenne una specie di officina, ingombra di chiavi inglesi e pezzi di ricambio. Erano tempi in cui si poteva “barare” senza farsi distruggere la vita, per cui carburatori, getti, pignoni e corone in breve non ebbero più segreti.
In un periodo in cui la moto da cross “fighetta” era la Aspes, noi rari possessori di un Muller, a Torino, eravamo considerati degli stravaganti.
Ricordo mattine della domenica in cui ci si trovava presto per andare ad infangarsi in qualche campetto (allora c’erano dei piccoli spazi liberi, anche se non autorizzati) da cross, per poi ritrovarsi davanti alla chiesa della Crocetta per l’uscita delle ragazzine sperando di far colpo con la nostra virile (?) crosta fangosa.
Storia della Muller
La Moto Muller , azienda artigianale fondata dal ragionier Bruno Muller , produce prima a Bologna , a partire dal 1949 , ed in tempi successivi a Robecco D’Oglio (Cremona) , dove fu operativa fino alla fine degli anni ‘ 70.
Inizialmente volta alla produzione turistica con delle interessanti moto da strada dotate di propulsori NSU, a partire dagli anni ‘ 60 la produzione Muller si rivolse soprattutto al settore fuoristradistico ed alle gare, dove ottenne risultati di grande rilievo. Questo sia nella regolarità che nel motocross, dove debuttò nel 1961 fornendo il telaio alle Aermacchi 250 delle Fiamme Oro. Portate in pista da Lanfranco Angelini e , successivamente , anche da Canzio Tosi , vinsero gran premi e titoli nazionali fino al 1963.
A Robecco la produzione venne orientata soprattutto sui ciclomotori, specializzandola poi nei cinquantini e 125 da fuoristrada. All’epoca venne anche schierata una squadra ufficiale nelle gare di motocross, dove è tutt’ora ben vivo il ricordo della vittoria assoluta nella Coppa Italia 1973 di Luciano Nicoletti. Il pilota del Moto Club Cremona si avvalse delle moto preparate, ed assistite, dall’abile tecnico vescovatino Mauro Franzini il quale è ora responsabile tecnico del “Registro Storico Moto Muller”.