Engines

09/10/1973

Gori 50 "Gorillotti"

Autore: Alberico Barattieri
Volevo una moto un po' più performante del Muller ma in giro c'erano solo mezzi lenti o costosi. A furia di cercare, in un angolo dimenticato dell'officina Zucca trovai un bel telaio, completo di tutto tranne che la meccanica. Era un telaio da cross ben dimensionato e pronto per accogliere un motore Sachs. Lo comprai e attraversando la città a spinta lo portai in garage.

I Mesi seguenti furono dedicati al reperimento di un motore che alla fine fu acquistato nuovo. Causa finanze scarse, era un 5 marce corsa lunga, molto meno potente del 6 marce a corsa corta, ma con un accurato lavoro, alla fine ospitò un carburatore da 24 che la facevano andare veramente forte.

La parte estetica fu risolta sostituendo il serbatoio originale in vetroresina (che perdeva) con uno della Ancillotti che si adattava come misura. Da qui il nome Gorillotti.
Dopo un anno in cui mi divertii moltissimo, giunti al mare, una notte mi fu rubata.

La genesi della moto tratta dalla storia della Gori di Giancarlo Gori:
Il telaio era un Verlicchi opportunamente adattato secondo le mie esigenze per il cross con tubazioni d?acciaio di buona qualità e da me rinforzato nei punti più sollecitati. Il motore era un Minarelli 50 4 marce opportunamente potenziato in base all?esperienza acquisita nelle precedenti elaborazioni. La carrozzeria ?una originalissima monoscocca in fiberglass? venne realizzata su mio disegno dai fratelli Ballanti di Bologna; la forcella e gli ammortizzatori erano i prestigiosi Ceriani; la marmitta a "spillo" Lanfranconi veniva da me modificata per le esigenze del caso. Come si poteva chiamare questo primo prototipo se non MOTO GORI. Così ebbe iniziò nel lontano 1968 il mio sogno, la costruzione della mia prima moto.