Società

27/10/2005

Dilettanti allo sbaraglio

Autore: Alberico Barattieri

Sarà perché da troppi decenni in questa città non esiste una alternanza politica, sarà che questo stato di cose favorisce una selezione dettata da altro che le specifiche competenze, ma la Giunta di Torino sta accumulando una serie di svarioni ai danni dei cittadini che il miglior sabotatore non avrebbe saputo ideare. Il risultato di ciò e che anche i più fervidi amanti di Torino sono ogni giorno più disgustati dalla vita nella loro città.
A sostegno di questa tesi ecco alcuni esempi del dilettantismo che impera.

Traffico.
Ci sono vari modi per complicare le cose senza risolvere nulla ma il continuo stravolgimento di sensi unici e percorribilità delle vie è il migliore. Torino era un modello quanto a circolazione: una griglia quadrata con sensi unici alternati. Anche uno scemo era in grado di circolare senza perdersi. Oggi non serve neanche il navigatore satellitare perché le continue variazioni non permettono ai sistemi gps di essere aggiornati. Inoltre certe chiusure di passaggi costringono in veri e propri imbuti i veicoli, generando code ed ulteriore inquinamento. Non parliamo poi della lunghezza dei percorsi: provate a immaginare un percorso da A a B prima e dopo gli interventi degli ultimi anni. Vi accorgerete che nel 90% dei casi il percorso si è allungato ed il tempo medio anche. Tutto ciò aumenta le emissioni inquinanti con buona pace delle motivazioni che vengono addotte per questi stravolgimenti.
E cosa dire dell'ultima trovata sulle auto Euro4? Se ovunque sono considerate ecologiche e se si spinge la gente a cambiare le proprie auto Euro3 non si può pensare di limitarne l'uso arbitrariamente e da un giorno all'altro. Queste decisioni comportano che i cittadini finiscano per spendere inutilmente i (pochi) soldi che hanno in tasca. Basterebbe avere un programma a lungo termine chiaro, renderlo pubblico e, una volta eletti, rispettarlo.

Metro.
Finalmente avremo la metro. Però il fatto che non copra il centro cittadino quando ne è prevista la chiusura progressiva al traffico privato fa pensare che qualcosa non quadri. Mi domando infatti se le due cose non sarebbero dovute essere integrate in qualche modo. A meno che non si sia deciso (ma il parere dei cittadini non è stato chiesto) di privilegiare il quartiere fieristico del Lingotto rispetto alla zona turistica (praticamente tutti i Musei) e commerciale del centro.

Spina verde.
Quando fu presentato il progetto di Gregotti per la risistemazione della spina, in molti gridarono al miracolo: finalmente la ferrovia sarebbe stata interrata e Torino avrebbe avuto un bellissimo parco in una zona, seppur centrale, un po' negletta. Ma da un paio di anni sappiamo che quanto promesso è stato stravolto al punto che il suo stesso progettista ne disconosce la paternità. La famosa "Spina Verde" è stata asfaltata, riempita di rondò, palificazioni inutili (e brutte), discutibili opere d'arte, edifici enormi di bassa qualità formale e quant'altro, diventando una vera e propria spina. Ma nel fianco. Un occasione persa.

Po.
Ci resta il Valentino con quello che dovrebbe essere un parco fluviale. Ma il Po è da troppi anni una fogna più che un fiume. In altre città europee il fiume che le attraversa è addirittura balneabile. Nel nostro amato fiume non credo oseremmo immergere neanche un piede, altro che sguazzarci dentro. Non basta metterci due battelli e tollerare la "movida" serale ai Murazzi per riqualificare la zona. Bisognerebbe fare uno sforzo di fantasia in più e pensare un pochino più in grande..

Piazza Vittorio Veneto.
Sull'uso che viene fatto di questo luogo potenzialmente bellissimo ci sarebbero da scrivere tomi. Piccolo sunto: dopo aver ammesso di non essere in grado di terminare i parcheggi in tempo utile per le Olimpiadi e quindi lasciando la piazza con due cantieri aperti in quel periodo, l'ultima trovata è quella di occupare le aree restanti adibite a parcheggio con allestimenti fuori scala e dall'aspetto di sagra paesana. Saranno padiglioni per le Olimpiadi? Mah! Non è dato saperlo. Ancora una volta una decisione presa dall'oggi al domani senza consultare nessuno. Fatto sta che tra i parcheggi che non ci sono più, il caos dei sensi unici, le domeniche a piedi, quelle con il mercatino (ma per questo dovrebbe esistere Porta Pila, o sbaglio?), le anacronistiche sfilate antifasciste degli autonomi (sveglia bambini! siamo nel 2005, non nel '46) con corollario di negozi chiusi e scritte sui muri appena intonacati, vivere nella zona è diventato un inferno.

Valdo Fusi
Tutti hanno presente Piazzale Valdo Fusi e le polemiche riguardo alla sua realizzazione. Senza prendere in considerazione i margini rialzati della piazza, le critiche maggiori sono state rivolte alla "baita" in legno e vetro posta al centro dello spazio. Bene. Non ho idea se per provocazione o semplice masochismo, in questi giorni e fino alle Olimpiadi, al suo fianco è stato eretto il padiglione del Canada: una baita!

Questi sono solo alcuni esempi di come la Giunta deliberi "a braccio", senza un piano preciso, senza interpellare la popolazione interessata e facendo scelte tra il demagogico ed il dilettantesco. Come del resto dimostreranno le Olimpiadi. Ma questo è un altro capitolo..


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