New Technology

11/07/2008

iPhone + Italia = iDiozia

Autore: Alberico Barattieri
10 luglio, ore 23,30. Squilla il telefono. E' Max che mi chiede se ho voglia di andare con lui al negozio Tim che apre a mezzanotte per vendere i primi iPhone. Vabbè, sono un fan della Apple, aspetto anche io l'iPhone da mesi, ma da qui ad andare nottetempo a fare la coda per acquistare un telefonino (evoluto finché si vuole, ma pur sempre un telefonino) ce ne passa. Declino l'invito e faccio bene perché ci sono 150 persone in coda e vengono fatte entrare una ad una. Anche Max rinuncia per non dover stare in coda fino all'alba. Però non demorde e la mattina seguente ecco che lo ordina in un centro Tim per ritirarlo nel pomeriggio..

Come sapete dal mio precedente articolo, ero già abbastanza deluso del tipo di commercializzazione che si annunciava nel nostro paese. Una volta annunciati i piani tariffari la delusione era aumentata: non solo agli utenti italiani sarebbe costato di più che agli altri, ma anche con delle limitazioni incomprensibili.
Innanzitutto per il telefonino che dovrebbe far concorrenza al Blueberry come strumento aziendale non è previsto un contratto business, con buona pace della compatibilità con Exchange e delle idee di penetrazione nel mondo business.
In secondo luogo la mancanza di una tariffa flat per quanto riguarda i dati, cosa che per un apparecchio multimediale che si appoggia alla rete è come avere una Ferrari per percorrere mulattiere.
Ultimo ma non ultimo il costo delle tariffe che è mediamente il doppio di quanto paga, ad esempio, un utente tedesco. Alla faccia del concetto di "worldwide" tanto caro a Apple.
Ma per un tecnofilo, alla fine, queste sono cose secondarie rispetto al piacere di avere in mano l'ultimo gadget tecnologico.

Così, quando Max il pomeriggio va a ritirare il suo mi accodo. Mi accodo sul serio perché c'è coda e la cosa si fa lunghetta. Comunque dopo il solito litro di sudore, pedaggio obbligato di questi tempi, finalmente tocca a noi. A parte l'attivazione su iTunes Store che non riesce (sarà colpa del PC, della linea Telecom o del server Apple? Io una risposta la avrei..) in pochi minuti Max è servito. Ecco che tocca a me.

Sembrerebbe una cosa facile. Un documento, la SIM di Vodafone, il Codice Fiscale e una Carta di Credito. Il problema nasce con una delle tante cose di cui il Garante si è occupato in questi anni, cioè la portabilità del numero. Ci vogliono 10 giorni. Il che è già una cosa intollerabile, ma il peggio deve ancora venire. Infatti vedo che viene re-infilata la SIM nel mio vecchio Motorola. Domando delucidazioni e la risposta è la seguente: ora parte la procedura e tra una decina di giorni, se tutto va bene, la nuova SIM sarà attivata e potrà venire a ritirare l'iPhone.

What?!, (come esclamerebbe Letterman).
Io pago oggi e poi, se tutto va bene, tra 10 giorni avrò il mio gadget in mano? Ma stiamo scherzando? Dai, ditelo che è una Candid Camera! Io il mio iPhone lo voglio ora, e funzionante!
Naturalmente ho detto "no grazie" e me ne sono andato..

Mi viene da ridere a pensare che in questo paese si parli di competitività ed orientamento al mercato quando non si è in grado di dare un servizio in tempi rapidi e  si praticano tariffe che, paragonate a quelle degli operatori degli altri paesi europei, fanno pensare ad un "cartello" tra gli operatori nazionali.
Il mondo va avanti e noi, stando fermi, ci stiamo terzomondizzando ogni giorno di più..

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